Nella sezione psicogiuridica del nostro centro ci occupiamo delle richieste di intervento provenienti da:

  • Tribunali, per Consulenze Tecniche d’Ufficio (CTU) e per mediazioni familiari.
  • Legali, per Consulenze Tecniche di Parte (CTP), per mediazioni familiari, per relazioni in situazioni di conflitto o per sostegni psicoterapici.
  • Professionisti privati o dei servizi pubblici, per terapie di coppia, per mediazioni, per sostegno all’individuo e/o alla coppia in situazioni di grave conflittualità, per supporto ai minori in difficoltà.

La Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU) viene disposta dal Giudice del Tribunale Ordinario o del Tribunale per i Minori qualora ritenga necessario acquisire elementi più approfonditi di conoscenza delle relazioni familiari e delle caratteristiche interpersonali dei vari componenti della famiglia, in situazioni di particolare conflitto e crisi con particolare attenzione al benessere dei figli.

Ciò vale ad esempio per la delicata tematica dell’affidamento dei figli nelle separazioni coniugali in contesto di lite e per le difficoltà gravi per l’esercizio delle funzioni genitoriali.

Il consulente tecnico di ufficio, una volta nominato, deve fornire al Giudice elementi utili alla comprensione del contesto familiare e sociale in cui i figli sono inseriti e delle sue risorse in modo da poter assumere la decisione più adeguata a favorire sia la continuità del rapporto dei minori con entrambi i genitori e le loro famiglie di origine, sia l’ambiente più adatto a sostenere il loro percorso di crescita.

Nel nostro modo di lavorare intendiamo il momento della CTU e della CTP come una preziosa occasione utilizzabile dalla famiglia, in particolare dalla coppia genitoriale, per compiere un breve percorso di riflessione sulla storia, sui significati degli eventi che in essa sono rappresentati, sulla fase di vita che la famiglia sta attraversando. La coppia genitoriale viene sollecitata e sostenuta nel corso degli incontri per attivarsi sull’aspetto della corresponsabilità genitoriale.

La consulenza orientata secondo l’ottica sistemico-relazionale ha una maggiore flessibilità rispetto a quella mera funzione di diagnosi, che per molto tempo e ancora tutt’oggi, si è riduttivamente considerata esclusivo compito della CTU.

Il nostro modo di fare consulenza sposta l’attenzione dalle diagnosi di personalità e dalla ricerca di disturbi psicopatologici nei genitori  e nei figli, alla considerazione di ciò che accade, nel qui e ora, nella relazione tra le persone che compongono la famiglia, senza però negare che ci si trova in un contesto di lite o di conflitto. La finalità è quella di comprendere le dinamiche familiari e non solo quelle individuali, perchè gli effetti della separazione sono familiari. Pertanto occorre salvaguardare la necessità dei figli di avere una continuità di relazione con coloro che svolgono le funzioni genitoriali.

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